lunedì 18 novembre 2013

"L'abisso è alle porte" di Beda (Libri recensiti 2013/22)

"L'ABISSO E' ALLE PORTE"
di BEDA

EDITRICE GDS
(recensione a cura di Matteo Pugliares)


Quando la poesia attinge a piene mani dall’interiorità di chi scrive, il rischio che si corre è che la poesia stessa possa risultare di un sapore intimistico. È solo addentrandosi tra i versi che si scopre quanto sentimenti, emozioni e pensieri personali possano diventare universalmente capaci di “parlare” a tutti.
La silloge poetica di Beda, attinge senza dubbio ad una condizione personale che appare pregna di un malcelato pessimismo e, forse, è proprio questa la sua forza, la sua essenza. E, allo stesso modo, è poesia che coglie il decadimento che c’è al di fuori dello stesso poeta, il decadimento di una società che sembra aver smarrito i valori. “Domani ci troveremo tutti in labirinti, senza uscita […] Uomini dall’andare sgangherato…”
Va da sé che il connubio uomo-società non può mai essere disgiunto, ma quando leggi un’opera poetica, e nel caso di Beda la sensazione è forte, ti appaiono come due realtà che quasi si confondono, in una sorta di miscuglio tra anima e corpo.
Beda non sembra, comunque, un uomo sconfitto, nonostante l’amara dolenza e la sofferenza. C’è un alito di speranza, ed è la stessa voglia di scrivere poesie, la voglia di continuare a cercare e di osservare le cose… poiché la sconfitta appartiene a chi rimane indifferente a se stesso e al mondo, non certo ai poeti e, Beda, permettetemi la presunzione, lo è.


Nessun commento:

Posta un commento