sabato 17 agosto 2013

"L'ombra del bosco scarno" di Massimo Rossi (Libri segnalati 2013/23)

"L'OMBRA DEL BOSCO SCARNO"
di MASSIMO ROSSI

SCRITTURA & SCRITTURE
Nella comunità di San Mathias il male sembra essere più forte degli uomini…
La tranquillità degli abitanti della valle di Stille, un altopiano isolato e di difficile accesso, è stata turbata. Qualcuno ha violato una delle regole millenarie del Metodo imposto dal fondatore san Mathias. Il parroco don Basilius, guida spirituale dei valligiani, è preoccupato: un pericolo sconosciuto sta per abbattersi sulla comunità.
Come se non bastasse, un bambino scompare misteriosamente nel bosco. Verrà riportato a casa apparentemente in buone condizioni ma ostaggio di un mutismo che potrebbe essere senza via di uscita.
Cos'è successo nel buio di quel bosco? Il bambino si è solo perso o qualcuno lo ha rapito? I suoi occhi hanno forse visto qualcosa che doveva rimanere nell'ombra?
Indizi e sospetti si stringono intorno a una vecchia auto e al maso Becker, proprietà di un famoso e piuttosto eccentrico stilista svizzero.
La psicologa Helena, una ex poliziotta scelta per il recupero del piccolo, con pazienza traccia un percorso nelle indagini mettendo a nudo lati oscuri del luogo e dei suoi abitanti, segreti inimmaginabili.
Un thriller psicologico intenso macchiato di noir, in cui tutto e tutti possono essere il contrario di quello che sembrano.

Massimo Rossi, classe '58, è nato a San Donà di Piave e vive tra la sua città di origine e la vicina Treviso, dove lavora. Nella razza Piave, popolo di persone forti, ostinate, testarde, lui si riconosce perfettamente. I genitori lo vorrebbero giornalista ma, attratto dai numeri e dalla loro sincerità, studia da ingegnere, e per anni mette a frutto quanto la scuola e l'esperienza gli hanno insegnato, misurando coi numeri l'ambiente che gli sta intorno. Ma non sempre tutto è così come appare agli sguardi sopiti della gente e così la penna diventa uno strumento per provare a scrivere una realtà in cui non sempre i buoni e i cattivi sono come appaiono agli occhi dei più. Il dubbio è il calibro che usa per misurare le vicende umane delle sue storie dove, al pari della vita, ognuno è solamente in parte quel che sembra. Di sicuro, nemmeno lui, ingegnere e calcolatore, è interamente uguale a ciò che appare.
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